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Giornate della Memoria e
del Dialogo


martedì 29 gennaio 2008

TRANSKAPELA
concerto di musica klezmer

Ewa Wasilewska - violino
Maciej Filipczuk - violino, vioara cu guarna
Robert Wasilewski - cembalo, viola, kaval, gordon
Piotr Pniewski – violoncello

Con le kolomeike, sirbe, hore, Stetl Tango interpretati dalla Transkapela proponiamo un viaggio nello spazio e nel tempo, nei Carpazi a cavallo fra il XIX e XX secolo.

I musicisti della Transkapela, affascinati dalla ricchezza della cultura dei Carpazi, si ispirano alla straordinaria musica nata dall'incontro delle tradizioni di vari gruppi etnici che da secoli popolano la regione: Ebrei, Polacchi, Rumeni, Ucraini, Slovacchi, Armeni, Zingari, Tedeschi e Ungheresi. In questo crogiolo di tante culture e religioni i musicisti itineranti ebrei nell'Ottocento e all'inizio del Novecento giravano per località sperdute suonando in occasione di varie festività ebraiche, alle feste di nozze, alle fiere, nelle taverne.

La musica di questi klezmer dei Carpazi, austera e fugace, di grande espressività e vitalità, a tratti malinconica, colpisce con la sua universalità e freschezza. Non invecchia e continua a rapire sempre nuove generazioni di musicisti.

Il complesso Transkapela nato nel 2003 dall'incontro di quattro musicisti di diversa formazione e provenienza, si esibisce con successo in tutta l'Europa. Con il concerto a Roma fa il suo debutto italiano.

Dei cd registrati dal Transkapela segnaliamo il primo: “Sound & Shadow” del 2005, premiato dalla Radio Polacca come Disco Folk dell'Anno e nel 2007 riproposto dalla ARC Music in edizione mondiale.

Luogo: Auditorium del Goethe-Institut, Via Savoia 15, Roma
Ore: 20:30

ingresso libero



mercoledì 30 gennaio 2008

INCONTRO CON HENRYK GRYNBERG
con la partecipazione di Eraldo Affinati e Pawel Lozinski

L’incontro verrà preceduto del documentario Luogo di nascita (Miejsce urodzenia), 1992, versione originale con sottotitoli in italiano in presenza del regista Pawel Lozinski.

Henryk GRYNBERG - nato in Polonia nel 1936, vive negli Stati Uniti. Scrittore, poeta, saggista e drammaturgo. Sopravvissuto alla Shoah (lui e la madre furono gli unici della loro numerosa famiglia a restare in vita) Grynberg si è trasferito negli Stati Uniti nel 1968 in seguito alla campagna antisemita del regime di Gomulka.
Il ruolo di Grynberg e la sua riflessione sulla memoria, sull’esilio e sull’identità sono paragonabili a quelle dell’italiano Levi, del tedesco Sebald e dell’ungherese Kertész.

Tra i suoi numerosi libri, sono stati tradotti in italiano: La guerra degli ebrei (trad. Laura Quercioli, edizioni e/o, 1992) e Ritratti di famiglia, (trad. Claudio e Maria Madonia, la Giuntina, 1994)


Pawel Lozinski - nato nel 1965 a Varsavia, uno dei documentaristi più capaci della generazione più recente. Autore del documentario “Luogo di nascita”. Ex-allievo della Facoltà di Regia della Scuola di Cinema, Televisione e Teatro di Lodz.


Luogo: Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1 – Roma
Ore: 18.30

ingresso libero



giovedì 31 gennaio 2008

COME LI RICORDO: memorie dal Ghetto di Varsavia

Inaugurazione della mostra di Gianni Novischi e incontro con l’autore.

Gianni Novischi (Jan Wojciech Nowicki) – nato a Varsavia, ha combattuto nell'insurrezione di Varsavia del 1944. Pittore, disegnatore, incisore in argento, dopo aver soggiornato in varie parti d'Europa, si è stabilito a Roma, ove nel 1947 si è laureato presso
l'Accademia delle Belle Arti a Roma.

I disegni in mostra sono istantanee del ghetto di Varsavia dove l’artista lavorava, in Umschlagplatz.

Luogo: Galleria “Pensieri in moto”, Via Monte Giordano 47- Roma
Ore: 18.30

ingresso libero



lunedì 4 febbraio 2008

DOCTORO ESPERANTO
spettacolo scritto e interpretato da Mario Migliucci

regia di Giancarlo Fare
liberamente tratto dal libro “Una voce per il mondo” di Vitaliano Lamberti

Il Doktoro Esperanto è Ludwik Lejzer Zamenhof e questa è la sua storia. La storia di un uomo che vuole dare al mondo una voce unica, una voce umana. Come un laborioso artigiano, il Doktoro Esperanto, l’omino con gli occhiali, fabbrica il suo strumento e lo offre a chiunque lo voglia adoperare. Ma una lingua è uno strumento particolare, non si crea dall’oggi al domani..

Ludwik Lejzer Zamenhof (1859 – 1917), medico, linguista e glottoteta polacco. È universalmente noto per aver fondato le basi dell'esperanto, la più conosciuta lingua ausiliaria internazionale. Il nome “esperanto” deriva da uno dei suoi pseudonimi, Doktoro Esperanto.

Luogo: Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1 – Roma
Ore: 20.00


ingresso Libero




giovedì 7 febbraio 2008

ZUZANNA GINCZANKA
serata poetica in memoria della poetessa

Zuzanna Ginczanka (1917-1944) una delle più interessanti voci poetiche degli anni Trenta, poetessa dei sensi, della libertà, del dubbio e dell’ironia. Proveniva da una famiglia ebrea russa trasferitasi subito dopo la rivoluzione d’ottobre a Równe in Volinia, all’epoca multietnica cittadina polacca. Talento precoce, debuttò appena diciassettenne su “Wiadomości Literackie”, divenendone presto collaboratrice. A Varsavia entrò negli ambienti delle avanguardie poetiche (soprattutto Skamander). Nel 1936 pubblicò “O centaurach”, l'unico suo volume uscito in vita, e iniziò a scrivere poesie satiriche per “Szpilki”. Venne fucilata nel 1944 nel campo di concentramento di Płaszów. Amata dai suoi contemporanei, stella luminosa degli anni Trenta, dopo la guerra è stata coscientemente rimossa dall’immaginario collettivo.


Con la partecipazione di: Alessandro Amenta, Jaroslaw Mikolajewski
Luogo: Galleria “Pensieri in moto”, Via Monte Giordano 47- Roma
Ore: 18.30


ingresso libero




giovedì 14 febbraio

Presentazione del libro: “UN EBREO RESTA SEMPRE UN EBREO ?"


“UN EBREO RESTA SEMPRE UN EBREO ?" a cura di Laura Quercioli Mincer, Bibliotheca Aretina, Arezzo, 2008

A metà del Settecento, in Polonia, il falso messia Jakub Frank si convertì al cattolicesimo insieme a centinaia di suoi seguaci, dopo aver lanciato contro gli ebrei accuse terribili e infamanti. Molti frankisti grazie al battesimo entrarono nei ranghi della nobiltà polacca; alcuni frankisti combatterono a fianco di Kosciuszko, un frankista venne ghigliottinato a Parigi insieme a Danton; di origine frankista sarebbe lo stesso Adam Mickiewicz oltre a diversi protagonisti della cultura polacca. «Un ebreo resta sempre un ebreo?» esamina in quattro saggi di autori diversi la storia di questo movimento e i suoi riflessi nell’odierno discorso culturale polacco.


Con la partecipazione di: Roberta Ascarelli, Anna Foa, Luigi Marinelli
Luogo: Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1 – Roma
Ore: 18.30

ingresso libero

con il patrocinio di :
Centro di Cultura ebraica - Comunità ebraica di Roma

in collaborazione con:
The National Film, Television & Theatre School - Lodz, Poland
Goethe-Institut
“Kronika” Film Production
Associazione “Pensieri in moto”

www.istitutopolacco.it

_________________
http://www.wlochy.edu.pl - Portal edukacyjno - informacyjny, email: [email protected]


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